E se ti dicessimo Green 2030, tu cosa ci risponderesti? No, non è un’interrogazione, ma anzi in questo articolo noi di Studio Teorema vogliamo parlarti della nuova Direttiva Europea Case Green; quindi se l’argomento ti interessa, procedi con la lettura. Procediamo con ordine.
La prima cosa che devi sapere è che il Parlamento Europeo ha approvato la Direttiva Europea Case Green, conosciuta anche come EPBD, Energy Performance of Buildings Directive, sulla prestazione energetica nell’edilizia che mira a ridurre le emissioni del settore edilizio del 60% entro il 2030 per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.
Ma di cosa si tratta? Devi sapere che entro il 2030 ciascun Paese della UE dovrà ridurre del 16% i consumi del proprio parco edilizio, arrivando fino al 20-22% entro il 2035; spetterà ad ogni singolo Stato definire le modalità per arrivare a tale obiettivo.
Tra gli interventi necessari in cima alla lista troviamo senza ombra di dubbio:
- L’isolamento termico;
- La sostituzione degli infissi;
- L’adozione di sistemi di riscaldamento più efficienti che prevedano l’abbandono del fossile.
Quindi stando a quanto detto finora, devi sapere che gli obiettivi della direttiva sono:
- Decarbonizzazione entro il 2050;
- Miglioramento efficienza energetica negli immobili;
- Dal 1° gennaio 2025 nessuna detrazione per le caldaie;
- Riduzione dei consumi del 16% entro il 2030 e del 20/22% entro il 2035;
- Ristrutturazioni efficaci più energivori;
- Tutti i nuovi edifici a emissione zero dal 2030;
- L’Italia dovrà recepirla entro la fine del 2025.
Su quest’ultimo punto devi sapere che da qui al 2050 gli edifici residenziali esistenti dovranno passare attraverso una vera e propria trasformazione energetica mentre dal 2028 tutti i nuovi edifici pubblici dovranno essere a emissioni zero, dal 2030 per gli edifici privati. Sono invece escluse le residenze temporanee, come le seconde case di vacanza, gli immobili sottoposti a vincolo storico o architettonico e gli immobili inferiori ai 50 mq.
Quindi in breve, la nuova Direttiva prevede per l’Italia e tutti gli stati membri che:
- Tutti gli edifici privati di nuova costruzione dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2030; dal 2028 per gli edifici pubblici;
- Tutti gli edifici residenziali dovranno ridurre il loro consumo energetico medio del 16% entro il 2030, e del 20-22% entro il 2035;
- Tutti gli edifici non residenziali dovranno ridurre il loro consumo energetico medio del 16% entro il 2030 e del 26% entro il 2033.
Per quanto riguarda gli immobili esclusi, devi sapere che la nuova Direttiva UE prevede alcune eccezioni. Tra gli immobili che potranno essere esclusi dagli interventi di ristrutturazione troviamo:
- Monumenti;
- Edifici con particolare valore storico e architettonico;
- Chiese e altri luoghi di culto;
- Edifici a uso temporaneo;
- Seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all’anno;
- Abitazioni unifamiliari di superficie inferiore a 50 metri quadri;
- Edifici agricoli.
È il momento di intervenire, fai subito un’analisi del tuo immobile, perché il futuro dipende da noi!