Progetto Molteni
Un riferimento per il territorio
Molteni Farmaceutici è stata fondata nel 1892 grazie alla visione del giovane farmacista marchigiano Alfredo Alitti e di suo fratello, il chimico Aurelio. Nel corso del Novecento, Molteni si è distinta nella produzione di una vasta gamma di prodotti chimico-farmaceutici, tra cui emergono gli anestetici iniettabili per il trattamento del dolore severo, sviluppati negli anni ’40. Nel 1962, l’azienda si è trasferita nella sua attuale sede produttiva a Scandicci. Con l’avvento del nuovo millennio, Molteni ha intensificato le sue attività, focalizzandosi principalmente sull’area terapeutica del trattamento delle dipendenze e del dolore
Un design Iconico
Uno degli obiettivi principali del progetto era rendere immediatamente evidente il legame di appartenenza dell’edificio alla proprietà Molteni. Per questo motivo, si è deciso di progettare la facciata principale integrando elementi strutturali in acciaio, assemblati in modo tale da evocare il simbolo di Molteni, una M stilizzata. Così, per chi osserva l’edificio dall’esterno, la M diventa un elemento visivo centrale che stabilisce un chiaro collegamento tra l’architettura del luogo e la sua funzione, sottolineando l’identità di chi lo utilizza
Realizzare una Visione
Quando si riceve un incarico di progettazione, qualunque esso sia, non è mai semplice soddisfare tutte le esigenze del committente rispettando le normative e massimizzando le potenzialità del progetto. Spesso, le idee iniziali si perdono durante lo sviluppo, rendendo difficile mantenere una direzione chiara. Fortunatamente, questo non è stato il caso per il progetto Molteni. Fin dall’inizio, l’obiettivo è stato chiaro: creare un edificio che unificasse gli uffici di Molteni sotto un’unica struttura, trasformandolo in un centro di aggregazione aziendale. I progettisti hanno lavorato in un contesto industriale tipico della zona, circondati da colline verdi e morbide, che hanno ispirato la struttura finale.
È stato decisivo ideare un progetto che non solo rispondesse alle esigenze della proprietà ma si integrasse armoniosamente nel contesto esistente, promuovendo al contempo lo sviluppo dell’area e la sua riqualificazione architettonica con un forte impatto ‘green’. La sfida includeva affrontare e superare le difficoltà legate al sito di Molteni, soggetto a un piano operativo di bonifica per buona parte della sua estensione, e vincolato da una notevole pericolosità idraulica dell’area.
Per raggiungere gli obiettivi architettonici e costruttivi desiderati, sono state fatte scelte progettuali precise, selezionando i materiali e le tecnologie più adatti che permettessero una realizzazione efficace. Le facciate continue, trasparenti e leggere, hanno minimizzato l’impatto visivo del nuovo edificio. Il cortile interno è diventato un ulteriore elemento di alleggerimento della struttura. La limitazione imposta dal vincolo di elettrodotto sulla Via Pisana è stata trasformata in un’opportunità, definendo la linea prospettica della facciata principale.
In conclusione, per tutte queste caratteristiche, il nuovo edificio Molteni non è solo un riferimento nel suo contesto territoriale ma si propone anche come fonte d’ispirazione per futuri progetti analoghi.
Innovare gli spazi
L’utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate è stato essenziale per soddisfare gli elevati obiettivi del progetto. Si è scelto di costruire la struttura portante in calcestruzzo armato, utilizzando lamelle bi-dimensionali per un efficace contenimento dell’altezza del fabbricato. La tecnologia ATALX ha giocato un ruolo cruciale, permettendo di ridurre peso e spessore dei solai progettati. Le fondazioni sono state realizzate su pali in cls, con la tecnica dell’iniezione continua, per una profondità di 7,5 metri, garantendo il sostegno della platea e dei pilastri che formano l’impalcato strutturale dell’edificio.
Per quanto riguarda l’isolamento e i materiali, le pareti perimetrali opache sono state costruite con un pacchetto in laterizio termico Ecopor SSC, mentre le pareti perimetrali trasparenti sono fatte di vetri termoisolanti Guardian, che includono una lastra esterna temperata riflettente selettiva e una lastra interna stratificata, con un interposto strato di gas argon al 90%. Queste scelte hanno permesso di raggiungere un ottimale livello di comfort dell’edificio, migliorando significativamente l’abbattimento termico e acustico e garantendo un’elevata abitabilità dei locali.
Il progetto mirava alla massima efficienza energetica, puntando al raggiungimento della classe energetica A4, la più alta in assoluto. Questo obiettivo è stato raggiunto attraverso l’adozione di materiali a bassa dispersione e l’installazione di fonti di energia rinnovabile, inclusi pannelli fotovoltaici capaci di produrre oltre 100 kWh all’anno.
L’impianto elettrico è stato progettato per garantire l’alimentazione continua, anche in caso di interruzioni della rete principale, evitando così interruzioni nel ciclo produttivo. L’impianto di climatizzazione, realizzato considerando la destinazione d’uso e il fabbisogno energetico dell’edificio, utilizza un sistema ad espansione diretta/acqua che riduce la presenza di gas all’interno, diminuendo il rischio di incendio e proteggendo l’ambiente.
Infine, il delicato tema della sicurezza è stato affrontato adottando materiali e soluzioni ignifughi per la prevenzione incendi, rispettando le vigenti normative e prevenendo lo sviluppo di potenziali fonti di fuoco sull’intera struttura.
I Numeri
La costruzione del nuovo edificio ha impiegato circa 12.152,75 metri cubi degli oltre 23.000 metri cubi disponibili sul lotto. L’edificio si sviluppa su quattro piani fuori terra, raggiungendo un’altezza complessiva di circa 15 metri. La superficie lorda direzionale ai piani ammonta a 2.738 mq, con una zona di sosta per autoveicoli e l’area di ingresso che occupa 1.027 mq. Sono presenti inoltre 129 mq di terrazzi e 116 mq di cortile interno.
Il nuovo edificio ospita circa 90 nuove postazioni di lavoro, oltre a numerose sale riunioni, servizi igienici, locali tecnici, spazi di ristoro e aree esterne. Per la sua costruzione sono stati impiegati più di 2.300 metri cubi di calcestruzzo e realizzati quattro solai di 3.838 mq con il sistema ATALX. Inoltre, sono stati utilizzati oltre 134.000 kg di acciaio, inclusi 7.100 kg per le longarine, 8.800 kg per le scale di emergenza e circa 9.000 kg per realizzare la “M” in facciata principale.
Per le fondazioni sono stati realizzati 135 pali con un diametro di 60 cm e una profondità di 7,5 metri. I pannelli fotovoltaici installati, che coprono una superficie di circa 272 mq, hanno una potenza nominale di produzione di oltre 100 kW, permettendo all’edificio di raggiungere un indice di prestazione energetica IP pari a 23,25 kWh/mq all’anno. Le facciate vetrate basso emissive realizzate misurano oltre 300 mq, contribuendo ulteriormente all’efficienza energetica dell’edificio.